Federico Abate
e-mail: f.abate@student.unisi.it

Titolo del progetto: L’officina di “Paragone” e l’arte del Novecento. I rapporti con gli artisti e la militanza critica dei membri della redazione nel ventennio longhiano (1950-1970)

Abstract: Oggetto della ricerca sarà l’analisi degli interessi verso l’arte del Novecento coltivati dagli storici dell’arte che furono allievi e collaboratori di Roberto Longhi nella redazione di “Paragone”. Si evidenzierà l’evoluzione del loro pensiero critico in merito dai primi anni di attività della rivista, fondata nel 1950, fino alla loro maturità intellettuale, per far emergere sintonie e divergenze rispetto alla visione del maestro. Particolare attenzione sarà riservata alla ricostruzione della rete di rapporti personali e professionali tra i membri di quella comunità (tra gli altri Giuliano Briganti, Giovanni Previtali, Francesco Arcangeli, Federico Zeri, Ferdinando Bologna, Raffaello Causa, Carlo Volpe, Roberto Tassi, Giovanni Testori, Piero Bigongiari) e gli artisti con cui entrarono in contatto, attraverso indagini archivistiche mirate. Non sarà sottovalutata l’importanza della raccolta di testimonianze dirette di conoscenti e interlocutori delle personalità indagate. La ricerca intende interpretare gli orientamenti riguardo all’arte coeva di Longhi e dei suoi allievi rispetto allo scenario critico del secondo dopoguerra ma anche, in parallelo, in rapporto ai loro studi storico-artistici.

Supervisore: Davide Lacagnina (Università degli Studi di Siena)
Co-supervisore: Marco Matteo Mascolo (Università degli Studi di Siena)

 

Emma Canali
borsa di studio ex DM351/2022 (Ricerche PNRR)
e-mail: emma.canali@student.unisi.it

Titolo del progetto: Il laboratorio creativo dei festival di videoarte. Il caso francese di Vidéoformes e Les Instants Vidéo

Abstract: Il progetto intende precisare la funzione del formato del festival all’interno della storiografia della videoarte e fornire, al contempo, un affondo storico della scena francese, le cui specificità necessitano di una definizione puntuale nel quadro della nascente cartografia del panorama festivaliero europeo dedicato all’immagine elettronica. Il lavoro di ricerca si incentrerà sulla ricostituzione storico-critica delle vicende di Vidéoformes a Clermont-Ferrand e Les Instants Vidéo a Marsiglia – le due manifestazioni più longeve e rilevanti tutt’ora attive in Francia, fondate entrambe negli anni Ottanta –, avviando uno scandaglio sistematico, finora mai tentato, degli archivi delle due associazioni festivaliere. Analizzando e integrando la prospettiva dei festival, la ricerca mira, inoltre, ad approfondire la ricognizione ancora parziale e parcellizzata dei circuiti strettamente dialoganti di produzione, distribuzione, diffusione ed esposizione della videoarte in Francia negli ultimi quattro decenni.

Supervisore: Luca Quattrocchi (Università degli Studi di Siena)
Co-supervisore: Larisa Dryansky (Sorbonne Université, Paris)

 

Mattia Ciani
borsa di studio ex DM351/2022 (Ricerche PNRR)
e-mail: m.ciani8@student.unisi.it

Titolo del progetto: Francis Harwood e la bottega “alla Sapienza”. Recupero del classico e celebrazione di virtù illuminate nella Firenze dei ‘milordi inglesi’

Abstract: Il progetto intende ricostruire la figura di Francis Harwood (1726/27-1783) e la trentennale attività della sua bottega fiorentina, attraverso le committenze dei più facoltosi Grand Tourists e i rapporti con gli scultori, sia della precedente generazione “tardobarocca”, sia coevi, formatisi a Roma e poi chiamati dal Granduca. Si analizzeranno quindi i diversi filoni in cui l’artista si specializzò con successo, divenendo un riferimento per i mercati d’Oltremanica: il restauro e la copia delle antichità, sulla scia degli insegnamenti appresi nelle botteghe romane durante il soggiorno del 1752-1753; la ritrattistica; l’esecuzione di decori marmorei per le residenze granducali e i palazzi europei aggiornati sullo “stile Adam”. Prendendo in esame la produzione dei Britannici residenti a Roma e di passaggio a Firenze, con particolare attenzione a Joseph Wilton, la ricerca si propone di inserire l’opera di Harwood e dei suoi allievi negli scenari internazionali a cavallo tra le ultime propaggini del “barocco” e il nascente gusto “neoclassico”, per rintracciare eventualmente nella bottega di via della Sapienza le dinamiche e i processi operativi poi codificati in più note realtà ottocentesche.

Supervisore: Andrea Bacchi (Università degli Studi di Bologna)
Co-supervisore: Alessandro Angelini (Università degli Studi di Siena)

 

Vera Cutolo
borsa di studio ex DM351/2022 (Ricerche PNRR)
e-mail: v.cutolo1@student.unisi.it ​

Titolo del progetto: Bologna cruciale? Per un recupero critico della scultura gotica felsinea tra Nicola Pisano e i Dalle Masegne

Abstract: Il progetto si propone di indagare la scultura a Bologna in un arco cronologico che va dall’ultimo quarto del Duecento agli anni ottanta del Trecento. Tale contesto è fortemente segnato dalla coabitazione tra testimonianze prodotte da maestranze allogene e una fitta rete di opere ben inserite, invece, nel sapido genius loci felsineo, composto in buona parte da una tipologia funebre laica intimamente connessa al milieu dello Studium bolognese: le celebri ‘sepolture dei Dottori’. Al centro della ricerca saranno soprattutto tali monumenti ‘autoctoni’, finora assai trascurati, nonostante gli studi pionieristici di Renzo Grandi. A Bologna si analizzeranno, inoltre, le numerose sculture in materiali lapidei e in legno conservate ancora intra moenia, al fine di ricostruirne – laddove perduto – il contesto originario a partire dal vastissimo patrimonio di documenti e di fonti locali. Il progetto così strutturato cercherà di mettere a fuoco le singole personalità di artisti, come, d’altra parte, di ricucire i rapporti intercorsi tra le maestranze locali e le presenze forestiere, con uno sguardo rivolto anche agli artisti attivi nelle vicine città emiliane. Il recupero critico della scultura gotica felsinea non potrà prescindere, infine, da un’attenta ricerca e analisi delle opere provenienti dal contesto bolognese oggi disperse tra musei e collezioni di tutto il mondo.

Supervisore: Laura Cavazzini (Università degli Studi di Trento)
Co-supervisore: Roberto Bartalini (Università degli Studi di Siena)

 

Danilo Lupi
e-mail: d.lupi@student.unisi.it ​

Titolo del progetto: Bernardino Cirillo e le arti al tempo della Controriforma tra L’Aquila, Loreto e Roma

Abstract: Il progetto di ricerca intende analizzare il rapporto con le arti dell’illustre chierico aquilano Bernardino Cirillo (1500-1575) a partire dal vasto materiale epistolare raccolto in dieci volumi, conservati in varie biblioteche pubbliche italiane tra Roma, L’Aquila, Firenze e Milano. Uomo dotto e dai molteplici interessi egli nel corso della sua carriera ricoprì ruoli di grande rilevanza tra Loreto e Roma. L’attività in questi luoghi corrispose all’avvio di importanti cantieri decorativi che videro protagonisti alcuni dei maggiori artisti del tempo e nelle cui dinamiche di committenza Cirillo dovette rivestire un ruolo di primaria importanza. Egli, inoltre, serbò sempre particolare cura verso L’Aquila, come testimoniano le sue lettere e le sue opere di carattere storico, in cui il parla a più riprese di fatti d’arte aquilani. Lo studio che qui si propone, dunque, intende illuminare queste vicende artistiche a partire in primis dall’epistolario cirilliano a cui verrà affiancato un accurato spoglio archivistico e l’analisi attenta delle opere a stampa pubblicate dal religioso nel corso della sua vita.

Supervisore: Alessandro Angelini (Università degli Studi di Siena)
Co-supervisore: Alessandra Giannotti (Università per Stranieri di Siena)